DON EMANULE BILLO
della parrocchia di Locara – San Bonifacio
in tirocinio pastorale nell’unità pastorale di Chiampo

Chi semina nelle lacrime mieterà con gioia
Carissimi, è per me una gioia il poterci ritrovare attraverso queste pagine! Per chi ancora non mi conoscesse o per chi fosse un nuovo frequentatore di questo bel mensile, mi presento brevemente: sono Emanuele, ho 28 anni e vengo la parrocchia di Locara, nel versante veronese della nostra diocesi. È qui, accompagnato dall’affetto della mia famiglia e di alcuni santi parrocchiani, che la mia fede ha trovato il giusto terreno per mettere radici e, lentamente, crescere. Negli anni sono state tante le esperienze che hanno segnato il mio cammino e di alcune vi verrà raccontato direttamente da chi mi ha conosciuto di persona, condividendo con me un pezzetto di strada. Vi lascio ora in compagnia dei loro racconti, non senza cogliere l’occasione per esprimervi il mio sincero grazie per la vicinanza che mi avete sempre manifestato nella preghiera: nell’avvicinarsi dell’ordinazione, il 3 giugno prossimo, tengo ben presente il debito di affetto che mi lega a voi e che mi rende davvero grato. Oserei chiedervi, se non vi dispiace, di continuare a pregare per me, per quanto mi attenderà nel ministero. Di cuore, vi auguro ogni bene nel Signore!
don Emanuele Billo
Il liceo classico a Verona
La mia conoscenza con Emanuele è iniziata più di dieci anni fa. Ci siamo incontrati a inizio della terza superiore, nel 2012, al liceo classico Agli Angeli di Verona. Non è stata subito amicizia, anche perché lui assieme ad altri ragazzi si unì alla mia classe solo quell’anno. Però, lezione dopo lezione e chiacchiera dopo chiacchiera, le cose sono cambiate e in lui ho trovato una delle persone a me più care. Inizialmente, ad unirci, oltre la poca simpatia per certe materie, c’era la condivisione dello stesso servizio nelle nostre rispettive parrocchie, anche se in ruoli differenti: io corista e lui direttore di coro. Quando l’ho saputo per me non serviva aggiungere altro: finalmente avevo trovato una persona con cui cantare insieme dei duetti… ma, sfortunatamente per lui, solo canzoni di musical o della Disney! Il canto, però, impegnava solo una piccola parte del pomeriggio; le restanti ore le trascorrevamo tra buon cibo – elemento, quest’ultimo, onnipresente e fondamentale nei nostri incontri, ieri come oggi – e soprattutto tra intense chiacchierate. Io, come altri amici, abbiamo sempre trovato in Emanuele una persona con cui condividere diversi aspetti della nostra vita, sia quelli belli sia quelli più complicati. Personalmente, non ho mai avuto problemi ad aprirmi con lui anche nelle questioni più personali. Di Emanuele apprezzo la schiettezza dei consigli, l’ironia pungente con cui scherziamo insieme, i meme stupidi che ci inviamo per restare in contatto quando è un po’ che non ci incontriamo di persona, e il suo esserci nel momento del bisogno.
Miriam Bagolin


Il servizio di prefetto in Seminario Minore
Ciao, sono Sebastiano! Ho avuto la possibilità di conoscere don Emanuele durante la mia esperienza presso il Seminario Minore. Quei due anni di comunità in cui è stato mio prefetto sono stati preziosi e unici. Grazie a lui ho potuto condividere molto dei miei pensieri e delle mie esperienze, ed è stato un’ottima guida nei momenti più complicati, avendo la grande capacità di vedere il mondo da ogni punto di vista e di impegnarsi per tutto e tutti. Abbiamo passato molti momenti assieme: ricordo ancora il suo sforzo di seguire delle noiose partite di calcio in tv solo per stare assieme a noi in comunità e la grande disponibilità a parlare, dibattere, ridere e scherzare. La pandemia, purtroppo, ha un po’ stroncato il nostro tempo insieme, ma poi ha anche fatto ricominciare la vita comunitaria presso Ora Decima, il centro vocazionale sito nella parrocchia di Santa Caterina. Ogni tanto, ritornando in quei luoghi, mi tornano in mente le nostre passeggiate sui colli per parlare di qualsiasi cosa e il ritrovarsi per pranzo o cena senza alcun limite di tempo nello stare assieme! Ma “non di solo pane vive l’uomo” (cfr. Mt 4,4)… ed infatti Emanuele non era presente in comunità solo nella quotidianità dei pasti e del gioco, ma anche nella preghiera, pilastro importante della vita di tutti noi. La delicatezza della fede, la possibilità di confrontarsi sulle Scritture e approfondire il rapporto con Dio sono state solo alcune delle dimensioni che in quell’anno ho potuto approfondire e arricchire anche e soprattutto grazie a don Emanuele. A lui i miei più grandi auguri di una vita all’insegna della gioia, della speranza e della fede in Dio!
Sebastiano Rancan
Il tirocinio pastorale a Chiampo
Abbiamo incontrato per la prima volta Emanuele la sera del 19 luglio 2022, quando ci è stato presentato da don Carlo Sandonà che raccomandò a noi catechiste di averne cura e di accudirlo al meglio. A settembre, anche se non a tempo pieno, è arrivato nella nostra comunità di Chiampo; per lui, appassionato di fornelli, è stato come ritrovarsi in una grande cucina (la nostra parrocchia) con molto lavoro da fare e subito ha indossato il “grembiule” di chi vuole lavorare fianco a fianco, ha messo insieme ingredienti come tecnica e passione e soprattutto non si è sostituito a noi, ma ci ha insegnato un metodo per riuscire a lavorare in autonomia. Non ci ha chiesto di fare, ma di essere catechiste; sempre con grande gentilezza e rispetto ci ha accompagnato con alcuni incontri di preghiera e di riflessione. Oltre a toglierci l’ansia da prestazione e sostituirla con la gioia di essere al servizio di Dio e della comunità, ci ha fatto capire che ci teneva a conoscere personalmente ognuna di noi. Ci ha trasmesso che è essenziale partire dalla Parola, farne esperienza per poi annunciarla ai ragazzi e fare in modo che nell’incontro di catechismo trovino l’ambiente adatto per vivere un’esperienza coinvolgente e si sentano messi in gioco. Negli incontri con i genitori usa un linguaggio semplice e colpisce il racconto della sua esperienza familiare, una qualsiasi famiglia dei giorni nostri, che però lo ha portato a scegliere per una vita donata al Signore. La sua genuinità unita alla voglia di far crescere chi incontra sono ottimi ingredienti: gli auguriamo un buon cammino!
Le catechiste delle medie della parrocchia di Chiampo
