La mia prima esperienza nel gruppo Sentinelle
Sono Giacomo, ho 16 anni, frequento il terzo anno del liceo classico e studio organo al conservatorio. Da quest’anno faccio parte del gruppo Sentinelle. Sabato 27 e domenica 28 novembre c’è stata la prima uscita. In questa occasione ho potuto incontrare e conoscere ragazzi provenienti dalle varie comunità della nostra diocesi e riflettere su me stesso, quali siano le mie “costellazioni” e quale sia la stella polare nella mia vita. Sì, quest’anno il viaggio sarà accompagnato dalle stelle affinché possiamo essere illuminati e guidati dalla loro luce e essere scaldati nel cuore dal loro calore. “La luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta” (Gv 1, 5). Abbiamo svolto delle attività che ci hanno permesso di meditare sulle costellazioni, ovvero sui legami che ognuno di noi intesse con le persone che incontra ogni giorno. Per scoprire l’immensità del cielo, si deve avere un telescopio così potente che ci consenta di vedere oltre le stelle e scoprire il punto più alto e luminoso, l’obiettivo, il centro della nostra vita…ma per ognuno di noi quale è la stella più luminosa?
La possibilità di entrare a far parte delle Sentinelle mi è stata proposta dal mio parroco. Quest’estate ho condiviso assieme a lui e ad altri ragazzi della mia Unità Pastorale delle esperienze formative. All’interno di questo gruppo c’erano alcuni giovani che, ancora oggi, partecipano alle Sentinelle e due che fanno parte della Comunità di Teologia. Attraverso il racconto delle loro esperienze in Seminario, ho potuto conoscere un po’ più da vicino questa realtà. Tutto ciò mi ha interessato fin da subito. Da qui, la mia decisione di entrare nel gruppo Sentinelle. La mia scelta ha preso più vigore dopo aver vissuto la prima esperienza in Seminario. Qui ho trovato una grande famiglia in cui si condividono momenti di preghiera, di riflessione e anche di divertimento. Un cammino che consiglio a tutti quei ragazzi che desiderano crescere insieme e conoscere meglio Gesù così da dare un senso più profondo alla propria esistenza.
Nella vita non siamo mai soli, ma ci sarà sempre la Stella Polare che ci guiderà. Durante un’udienza, Papa Francesco ha detto: “Il Natale è la sorpresa di un Dio bambino, di un Dio povero, di un Dio debole, di un Dio che abbandona la sua grandezza per farsi vicino a ognuno di noi.” Il mio augurio a tutti voi è che il Signore Gesù possa essere la luce, la Stella Polare della vostra vita.
Giacomo Scremin